Il movimento ha influenzato non solo la pittura, ma anche la musica (Mendelssohn, Beethoven e Chopin) e la letteratura (Victor Hugo, Goethe e Walter Scott).
L’arte romantica si incentra sulle emozioni, aspira a raggiungere l’infinito.
Si differenzia dal neoclassicismo anche per il fatto che questo prese l’antichità come suo modello, mentre i romantici si rivolsero al Medioevo.
Fino a quel momento gli artisti si erano sempre rivolti a Roma per trarre ispirazione, mentre a partire dal periodo romantico essi hanno viaggiato verso altre terre, come il Marocco, l’Algeria, la Turchia e la Spagna. Questo ha dato origine al movimento orientalista che ritraeva l’esotismo di misteriose culture, come quella araba, con donne velate e brillanti luci che si pongono in contrasto con le profonde ombre dei paesaggi mediterranei.
I pittori per i loro dipinti Italiani Ottocento si sono ispirati meno dalla mitologia e più alla letteratura. L’immaginazione e la follia, oltre che il misterioso, sono i soggetti preferiti dei pittore del ‘800, con in particolare il ruolo della donna come tentatrice del male. Gli eventi contemporanei, come le guerre napoleoniche o la rivoluzione in Grecia e in Spagna, sono stati analizzati nella loro triste realtà, con gli artisti che non si sono limitati a dipingere anche cadaveri se necessario per dare un senso ai loro lavori.
Il panorama all’interno del quale i dipinti Italiani Ottocento venivano dipinti non era più calmo e pittoresco, ma metteva in evidenza le forze della natura, mai come prima celebrate in tutta la loro bellezza e violenza.
I soggetti nell’arte romantica non sono più idealizzati, bensì persone ferite o morte a causa di un sistema corrotto dal dolore, oppure vive e ricche di gioia. L’obiettivo è uno solo: suscitare vere emozioni.
Anche le pennellate divennero forti ed appassionate e facevano sembrare i quadri spesso più simili a uno schizzo che al dipinto completo, cosa che invece non accadeva nell’ordinato stile che era il Neoclassicismo.
Tra i più importanti pittori romantici possiamo citare Eugène Delacroix, considerato a ragione il massimo esponente del romanticismo francese. Lo studio che egli compì sugli effetti ottici che si potevano ottenere tramite il colore hanno influenzato in maniera profonda l’attività degli impressionisti. Delacroix, nella realizzazione delle sue opere, prese spunto dal Rinascimento veneziano.
Tra gli italiani, invece, il massimo esponente del romanticismo storico fu Francesco Hayez, nato a Venezia nel 1791 e morto a Milano nel 1882. Le sue opere si caratterizzano per un significato “criptato”. Tra esse il “Bacio”, opera che divenne il simbolo del Romanticismo Italiano.
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